Due poesie di Carmelo Consoli nella rivista n. 52 di Gradiva
Rivista internazionale di poesia e poetologia International Journal of Italian Poetry La rivista n. 52 di Gradiva, Rivista internazionale di poesia e poetologia International Journal of Italian Poetry diretta da Luigi Fontanella e diffusa ampiamente negli Stati Uniti ha pubblicato due poesie di Carmelo Consoli alla pag.11-12-13-14.
Le poesie sono " Cammino per Santiago" e "Variazioni di paesaggio siciliano" |
Cammino per Santiago
E' un'alba dorata a svelarci la Navarra infinita distesa di lecci e pini, a colmarci di serena solitudine nel silenzio dei tornanti. Da giorni scaliamo altopiani ma non c'è fatica nel cuore duro delle mesetas, il passo è leggero per la meta sognata. Qualche sosta sotto l'ombroso cerro e via sulle orme della fede millenaria, tra i caminos di bianchi, radi paesi. E' la bellezza d'essere anime nude che ci muove. Santiago è lontana ancora settimane e forse più ma c'è aria di stupori e leggende ad animare i rossi tramonti, sale un profumo di lavande e incensi che lega monasteri, antiche cattedrali, aprendoci la via celeste da seguire. Fatti incanto d'orizzonti e umili sembianze ci lasciamo alle spalle Pamplona, Burgos, Leon. E finalmente “O Cebreiro” a un passo dal cielo, la punta, per sentirsi a tu per tu con l'eterno. Poco pane per cena, gli occhi pieni della gente vera e spoglia; poi domani come ieri, lavarsi in piedi, in fretta, masticare qualcosa, partire per altri paesi, paesaggi vecchi e nuovi, avanzare svuotati dalle angosce. Attraversare la Galizia dei miracoli e poi fino a Santiago finalmente pellegrini, scontata la pena d'essere uomini. Più ombre leggere verso Dio che corpi giunti alla terra agognata. |
Variazioni di paesaggio siciliano
A Mussomeli il treno si ferma. Sprofonda nell'apatia dei campi. Smemora orari e coincidenze. Senza saperlo potresti essere arrivato nel cuore profondo della terra dove un tempo arroventate solitudini e millenari silenzi ingoiavano tutto, vetture e trasognati viaggiatori, fatti zagare e gelsomini alla controra. File di migranti neri annunciano variazioni di paesaggio; escono dal ventre assetato delle piane, erbe amare, spine dolorose nel fianco desolato dei paesi. Parole saettanti, sguardi d' oceani lontani e l'altra faccia dell'uomo antico chino sui campi, svaporato nell'aria della crisi prende consistenza, si fa moltitudine, nell'afa nuova frontiera. Poi il treno riparte, se e quando chiama l'unico binario che separa il sogno dalla vita. Arriverà a Mazara del Vallo nell'ora in cui calano comete azzurrine a incendiare di brillanti misere baracche e panni stessi alla rinfusa nelle aie; nuove bandiere come variazioni di paesaggio là dove la piana rimasta sola tra le amate dimore, abbandonati i mestieri, dimenticati i canti, le preghiere degli uomini lontani, si stringe a ciò che resta indenne e per sempre nell'aria della notte: il profumo aspro e dolce degli agrumi, il salmastro forte del mare. |